Culti apocalittici, distruttivi, criminali e suicidi (XX secolo)

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Il suicidio in massa della setta Heaven's Gate, caso estremo di culto apocalittico

Definizione

Si definisce culto distruttivo o apocalittico quello di un gruppo che presenti la maggior parte delle seguenti caratteristiche (da http://www.religioustolerance.org):

  • Viene diretto da un unico leader maschio e altamente carismatico, venerato con grande devozione,
  • Il leader domina il gruppo controllandoli con severe restrizioni e regole, oltre che psicologicamente e spesso sessualmente,
  • Il leader concentra la sua azione di predica sull'imminente fine del mondo,
  • Gli adepti sono convinti di fare parte di un’elite e che giocheranno un ruolo importante alla fine dei tempi,
  • Il gruppo non è una denominazione consolidata, ma una piccola aggregazione religiosa,
  • Il nucleo principale del gruppo vive in una comunità, spesso isolata,
  • E' presente nel gruppo un elevato grado di paranoia e timore,
  • Le informazioni e i contatti dal mondo esterno, con i propri parenti, amici e conoscenti, vengono ridotti al minimo,
  • Il gruppo ritiene di essere in pericolo, di essere strettamente monitorato e perseguitato dalle autorità governative “esterne”,
  • Il vertice della setta accumula un impressionante arsenale di fucili e armi varie,
  • Il credo religioso è vagamente di tipo Cristiano (spesso mischiato con il culto dei dischi volanti), con molta enfasi sulle profezie concernenti la fine del mondo.

Culti religiosi suicidi e suicidi/omicidi

In alcuni culti apocalittici o distruttivi, il leader del gruppo sovente predica che, solo per mezzo del suicidio, gli adepti saranno trasportati in un luogo lontano dalle devastazioni che sconvolgeranno il mondo, da cui ne deriva che il fanatismo della setta si possa spingere fino alle estreme conseguenze di un suicidio di massa (spesso accompagnato dall’omicidio di adepti recalcitranti o di bambini). In questo caso, si parla di culti suicidi, e diversi clamorosi casi sono stati segnalati negli ultimi trent’anni, come:

  • Peoples Temple (1978) in Guyana (924 morti, tra suicidi ed omicidi vari)

  • Branch Davidians (1993) a Waco, in Texas (circa 75 morti). Un caso ancora molto discusso: la tesi che i davidiani avessero di proposito dato fuoco alla fattoria è bilanciata, secondo altre fonti, da quella che il rogo si fosse sviluppato per imperizia degli agenti federali, che avrebbero dato via al colossale incendio, o con alcune particolari granate o provocando involontariamente la caduta di una lampada a gas accesa su materiale altamente infiammabile.

  • Ordine del Tempio Solare (1995-97) in Francia, Svizzera e Canada (74 morti)

  • Heaven's Gate (1997) in California (41 morti)

  • Movimento per la restaurazione dei 10 Comandamenti di Dio (2000) in Uganda (tra 780 e 980 morti)

Culti apocalittici e/o religiosi criminali

Questi culti sfogano invece la loro furia omicida, non con l’intento di distruggere la stessa setta, ma uccidendo alcuni adepti “colpevoli” per qualche motivo, oppure persone totalmente estranee al loro ambiente.
Il più noto tra questi gruppi è senz’altro la famigerata Famiglia di Charles Manson, che nel 1969 massacrò l’attrice Sharon Tate (oltretutto incinta) e quattro ospiti, presenti nella sua villa a Hollywood, oltre ad aver assassinato almeno altre quattro persone in tre successivi momenti.

Un altro caso, assunto agli onori della cronaca nera, fu quella del predicatore americano Jeffrey Lundgren (1950-2006), un ex membro della Chiesa riorganizzata di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (RLDS) (ora Comunità di Cristo), una denominazione mormone creata da Joseph Smith  III, il figlio del fondatore del mormonismo, Joseph Smith Jr. Lundgren, che nel 1987 aveva lasciato la RLDS, organizzò un suo piccolo gruppo religioso (mai più di 20 membri) a Kirtland (nell’Ohio). Nel 1989, convinto che, per vedere Dio, il gruppo doveva uccidere cinque persone, Lundgren decise di eliminare tutti i componenti della famiglia Avery, fedeli seguaci del predicatore, ma “colpevoli”, a suo dire, di non avere voluto convivere in maniera comunitaria con il resto della setta e di non aver consegnato tutti i loro averi a Lundgren. Il 10 aprile 1989, con un complice, egli uccise il capo famiglia Dennis Avery, la moglie Cheryl e le tre figlie Trina, Becky e Karen (quest’ultima aveva solo sei anni) e li fece seppellire nella sua fattoria. Catturato, Lundgren fu condannato a morte dalla Suprema Corte dell’Ohio (la sentenza fu eseguita il 24 ottobre 2006), mentre la moglie (e complice) Alice fu condannata a cinque ergastoli.

Le sette religiose tenute sotto osservazione

I gruppi di monitoraggio delle sette, sorte soprattutto dopo il caso del Peoples Temple, cercano di sorvegliare questi fenomeni per cercare di prevenire il ripetersi delle tragedie, ma il suicidio degli adepti dell’Heaven’s Gate, un gruppo abbastanza sconosciuto fino a quel momento, dimostra come sia molto difficile monitorare queste situazioni.

Alcuni esempi di gruppi tenuti sotto osservazione sono i Concerned Christians di Monte Kim Miller, o certe organizzazioni che militano nel Movimento del Sacro Nome e che usano tutte la dicitura Yahweh (una traslitterazione inglese del tetragramma sacro ebraico YHWH), come:

Anche in Russia, vi sono gruppi religiosi monitorati per la loro alta potenzialità autodistruttiva, come la Chiesa dell’Ultimo Testamento di Sergey Anatolyevitch Torop (alias Vissarion), oppure la Vera Chiesa Russa Ortodossa di Pyotr Kuztetsov.
Vi sono poi altri gruppi, che sono stati accusati (con motivazioni più o meno forzate) di fomentare il culto del suicidio, come:

  • The Family International (TFI), il movimento fondato da David Brandt Berg, e attualmente gestito dalla vedova Karen Zerby, il cui figlio naturale (e adottato da Berg), Ricky Rodriguez, nel gennaio 2005, ha premeditatamente ucciso un’adepta del movimento, e successivamente si è tolto la vita, dando via ad una serie di polemiche contro La Famiglia, accusata di fomentare il culto del suicidio, ma i membri hanno sempre respinto quest’interpretazione della morte di Rodriguez.

  • World Church of the Creator (Chiesa Universale del Creatore), una chiesa bianca suprematista, fondata da Ben Klassen (1918-1993), che effettivamente si suicidò.
  • Scientology, il movimento fondato da Ronald Lafayette Hubbard.

Un caso di suicidio di massa mancato?

Infine, per dover di cronaca, si può citare un oscuro caso di mancato suicidio di massa nel 1998 nelle isole Canarie: secondo la polizia spagnola, solo un’irruzione il 9 gennaio aveva fermato il suicidio di massa di 31 adepti (in maggioranza Tedeschi, inclusi cinque bambini) di un culto contattista (credevano che il mondo sarebbe finito e che un disco volante avrebbe prelevato i loro corpi).

Tre giorni più tardi la psicologa tedesca cinquantasettenne Heidi Fittkau-Garthe, un’ex dirigente del gruppo apocalittico indiano Brahma Kumaris (che propugna il veganismo, il celibato e la pratica del Raja Yoga), e presunta leader del gruppo degli aspiranti suicidi, denominato Isis Holistic Centre (Centro olistico Isis), fu tratta in arresto con l’accusa di istigazione al suicidio.

Si sostenne che la polizia avesse trovato un cocktail di veleni mortali pronto da usare, che il gruppo fosse in contatto con il movimento, già citato, dell’Ordine del Tempio Solare, che la psicologa affermasse di essere la reincarnazione dello zar Nicola II (zar: 1894-1918), ma, dopo dodici giorni di detenzione, la Fittkau-Garthe fu rilasciata e le accuse furono lasciate cadere: solo in un’intervista recente (nel 2007) la psicologa, che è un’attivista pacifista, raccontò che il tutto era nato dalla vendetta della figlia di una donna, facente parte del gruppo, con la quale aveva litigato. La figlia aveva quindi telefonato all’Interpol per comunicare la presenza di sua madre in un gruppo di un centinaio di persone, che, a suo dire, avevano l’intenzione di commettere un suicidio di massa sulle montagne di Tenerife.